Stadio, Comune disponibile. Adesso i Friedkin spingono sul Flaminio

15/01/2021 alle 07:50.
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Sullo Stadio la Roma in linea teorica sarebbe ad un passo dal traguardo, visto che manca l’ultimo ok del Comune. Il problema però, oltre alla difficoltà politiche della maggioranza, è che l’area e il progetto non interessano più come 8 anni fa, quando l’ex presidente e il costruttore firmarono l’accordo che avrebbe dovuto consegnare al club l’impianto entro il 2016. La famiglia Friedkin, che è subentrata al magnate di Boston, oltre a non apprezzare molto la zona prescelta, si trova a gestire il mondo post-Covid. Non è un mistero che la strada preferita dai nuovi proprietari della Roma sarebbe quella di avere in concessione, da parte del Comune, lo stadio Flaminio per 99 anni. A quel punto, una ristrutturazione mirata (lo stadio è sottoposto a vincoli architettonici) e magari l’utilizzo di alcune aree circostanti di proprietà del Demanio, consentirebbe al club giallorosso di avere un impianto nel cuore della città. In ogni caso, la sindaca Raggi non si è tirata indietro su nessun fronte. «Qualora ci fosse l’intenzione da parte dei proponenti di cambiare area, vedremo. Noi siamo a disposizione a aperti verso qualunque proposta»

(gasport).

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