Se la coesione del gruppo batte il talento dei singoli

17/01/2021 alle 08:39.
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[...] Non sono blackout, quelli giallorossi, sono anestesie del cuore, sono cedimenti totali del carattere. E in questo si vede, purtroppo, la mano di chi dirige. Il quale non ha mai una soluzione per il disagio di un momento (pensate alla serata di Ibañez), non vede mai in tempo la stanchezza dei suoi perché, evidentemente, prima non ha provveduto, con il suo staff, a irrobustirne le fibre, fisiche e mentali. Quando vince con le più piccole, la Roma crea un plateale inganno e una dolorosa illusione.

Quando s’impalla con le grandi, esprime imperizia, inadeguatezza, paura, scollamento. Il problema non è , ma potrebbe diventarlo. Il problema non sono Ibañez e Veretout, che regalano palloni in area e quando c’è davanti il Benevento passi pure, forse recuperi, ma quando hai la Lazio che ti aggredisce sei perduto. Il problema è il demiurgo fragile che plasma. E che rischia di buttar via anche il talento di Villar. La Roma di Fonseca e il suo limbo sono la stessa cosa. Più di così non farà mai. Continuerà all’infinito. Questa sua stremante altalena.

(La Repubblica - E. Sisti)

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