Edin Dzeko piace all'Inter già da qualche anno. Nella primavera del 2019 il primo approccio, quando non era chiaro ancora chi sarebbe stato l'allenatore. Non appena fu ufficiale lo strappo tra Mauro Icardi e i nerazzurri, il primo profilo individuato dal club fu proprio quello di Dzeko, che Spalletti avrebbe riabbracciato molto volentieri dopo l’esperienza alla Roma. La storia poi ha detto altro ma non ha cambiato la sostanza delle cose, visto che nella lista della spesa presentata da Conte al club il nome di Dzeko era tra quelli col cerchietto rosso. Tradotto: prioritario.
Conte rimase colpito dalle qualità di Edin quando era c.t. della Nazionale e così, dopo un anno da manager al Chelsea, decise di tentare l’affondo con la Roma, offrendo 50 milioni per Edin ed Emerson Palmieri. L’affare saltò all’ultimo, per il mancato accordo sull’ingaggio. Ma l’ammirazione per il giocatore non è mai tramontata, tanto da ritornare immediatamente attuale dal giorno dello sbarco a Milano.
Dzeko ha aspettato l’Inter per quasi tutta l’estate 2019, spendendosi anche pubblicamente per accelerare la cessione. Con l’Inter c’era già un accordo di massima, ma i due club non hanno mai fatto un passo l’uno verso l’altro e la sfida per Barella – promesso alla Roma dal Cagliari ma poi finito da Conte – portò la tensione ai massimi livelli. Alla fine Dzeko rinnovò con la Roma.
(Gasport)