La Roma vista con l'Inter è una squadra molto cresciuta negli ultimi mesi, con interpreti attesi che non deludono le aspettative ma le superano (Mikhitarian tra tutti) o inattesi che sorprendono di giornata in giornata (Villar), ben guidata, ben messa in campo, apparentemente serena, unita. Il tifoso non può contemporaneamente chiedere «rispetto per noi, che siamo una grande squadra» e poi considerare indebita pressione l’ambizione di chiudere il campionato in zona Champions League. Delle due, l’una. E sono la società, l’allenatore, i calciatori – giustamente – a muoversi come chi ha ben chiaro l’obiettivo finale. Poi il calcio è strano, basta poco per salire o scendere da un podio, nulla è dovuto né scontato.
(corsera)