Cosa fa più male a Lorenzo Pellegrini? Quella caviglia destra ancora gonfia e una ecografia che non rassicura in vista della sfida col Bologna. Oppure il non sentirsi apprezzati come si vorrebbe dalla critica? Il centrocampista può partire da alcune certezze. Quelle che gli fornisce l’a.d. Fienga. «Come società siamo vicini a Lorenzo, non solo come calciatore ma anche come uomo – dice l’a.d. –. Non è da tutti commettere uno sbaglio e ammetterlo subito, come è successo ieri, scusandosi con coloro che potessero essersi sentire offesi. Pellegrini lo ha fatto, a differenza dei tanti che negli ultimi tempi hanno usato delle parole vergognose nei suoi confronti e nei confronti della sua bella famiglia. Parole che prescindono dalle critiche e dalle valutazioni calcistiche, ma mirano solo a offendere l’uomo. Lorenzo è un patrimonio della Roma e un pilastro del nostro futuro. E siamo orgogliosi di lui, che ha sempre dato tutto, senza chiedere nulla in cambio». Proprio per questo, con l’arrivo del general manager Tiago Pinto, il rinnovo di contratto (con la cancellazione della clausola da 30 milioni) sarà all’ordine del giorno.
(Gasport)