IL TEMPO (F. BIAFORA) - Una bella sensazione, che scansa via ogni possibile polemica arbitrale. La Roma è tornata ad occupare un posto sul podio della classifica della Serie A praticamente ad un campionato esatto di distanza dall’unica volta in cui la squadra allenata da Fonseca aveva raggiunto un risultato simile: nella stagione 19/20 soltanto dopo l’undicesima giornata Dzeko e compagni occuparono una delle prime tre posizioni, perdendo però nel turno successivo, senza poi ritrovare un tale posto in graduatoria per l’intero campionato. Dietro all’andamento dei giallorossi c’è un mix di numerosi fattori, che partono da una ritrovata serenità societaria dopo una prima parte dell’anno in cui c’è stato un lungo passaggio di mano della proprietà del club, con la costante presenza dei Friedkin accanto al gruppo che è stata definita dagli stessi protagonisti come un valore aggiunto e un segnale importante. Come chiesto più volte dal tecnico durante la sua prima annata sulla panchina romanista, al progetto iniziato nel luglio 2019 è stata data continuità, con il mercato estivo che ha puntellato la rosa con acquisti di calciatori giovani e di altri più esperti, pronti sin da subito all’uso, mentre in uscita sono stati ceduti giocatori che per diversi motivi non erano più prime scelte dell’allenatore. Altro elemento importante della stagione è stato l'ampio turnover nelle partite infrasettimanali di Europa League: in coppa sono spesso scese in campo le riserve dei big, una scelta che ha portato vantaggi dal punto di vista fisico e non ha intaccato il percorso europeo, vista la qualificazione e il primo posto matematico nel girone ottenuto con un turno d’anticipo. Da non sottovalutare l’abilità di Fonseca nel puntare con continuità su giovani come Ibanez, Villar e Kumbulla e su giocatori da rivitalizzare come Spinazzola - con Mkhitaryan forma un’asse micidiale sulla fascia sinistra - e Karsdorp, con il primo che dopo l’addio di Kolarov è stato il miglior laterale sinistro italiano, mentre il secondo è letteralmente rinato dopo gli ultimi anni sfortunati. Ora sul proprio percorso la Roma troverà un’altra avversaria ostica, l’Atalanta di Gasperini, e a Trigoria c’è una gran voglia di dimostrare che anche contro le big possono arrivare risultati esaltanti e che si è in grado di fare un campionato da protagonisti. Fonseca ha finalmente tutta la rosa a disposizione tranne Zaniolo (tornato a correre sul tapis roulant) e Pastore: dopo il defaticante di ieri oggi verranno fatte le prove tattiche nella rifinitura, con Cristante che scalpita per ritrovare da subito una maglia da titolare.