Due anni fa sembrava aver compromesso in modo definitivo la carriera. Un infortunio tremendo: rottura di tutti i legamenti, del menisco e della capsula del ginocchio sinistro. «Una cosa così accade di solito nel motocross, non nel calcio. È un incidente che può succedere una volta ogni dieci anni», le prime parole a caldo di chi aveva avuto modo di vederlo da vicino. Chissà quante volte Riccardo Calafiori deve aver pensato a quell'entrata folle di tal Svoboda nel match di Youth League contro il Viktoria Plzen.
Il 16 settembre del 2019 è tornato a giocare ma soltanto ieri s'è ripreso tutto con gli interessi. Un gol splendido, poi la corsa, accompagnata da quel gesto naturale e spontaneo di prendere la maglia e baciare lo stemma. «Non so da quanto lo sognavo. Era difficile immaginarlo più bello. È stata un'emozione grandissima. Con i tifosi sarebbe stato meglio, ma mi accontento», le sule parole.
Del valore di Riccardo sono consapevoli da tempo un po' tutti. Sia a Trigoria ma soprattutto il suo agente Raiola. Che nei primi incontri per rinnovare il contratto che scade nel 2022 ha sparato alto: oltre un milione. La Roma è ferma alla metà. Spazio e tempo per trovare un'intesa non manca. Soprattutto alla luce di quel bacio ieri allo stemma che è apparso così spontaneo.
(Il Messaggero)