C’è uno strano intreccio che stringe i destini del Lilla, primo in Ligue 1 davanti al Psg, del Milan capoclasse di Serie A, e pure della Roma di Dan Friedkin. Il tutto tra fondi di investimento, manager di spicco, accavallamento di interessi, debiti e affinità di mercato. La triangolazione offre già un indizio in più sull’interesse passato di Milan e Roma per Luis Campos, il grande architetto del progetto Lilla, diventato un modello per la capacità di generare plusvalenze. Il dirigente portoghese già nella primavera del 2019 era finito nel mirino dei milanesi. Un progetto sfumato anche per l’indisponibilità dell’ex direttore sportivo monegasco a lasciare Montecarlo, Un’esigenza che ha raffreddato poi il corteggiamento della Roma, riemerso con la nuova proprietà americana.
Intanto il Lille nel gennaio 2017 è stato rilevato per 80 milioni di euro da Lopez che dopo una prima stagione fallimentare, indotta dal flop di Marcelo Bielsa in panchina, cacciato dopo appena 6 mesi, ha dovuto indebitarsi. E prima di Elliott, che ha concesso un credito di 140 milioni con interessi a due cifre e a scadenza agosto 2021, a prestare una cinquantina di milioni era stata JP Morgan. Tre giorni prima di Lille-Milan dello scorso anno era già stata registrata la Callisto Sporting, filiale della Merlyn Partners, gestita da Maarten Petermann, ex manager JP Morgan ed ex consigliere di Elliot. L’olandese di 42 anni è pure fondatore della Merlyn Advisor di Londra dove a giugno è entrato il socio Alessandro Barnaba. Alla nuova società spetta ormai il compito di rilevare la complessa struttura azionistica di Lopez che in passato aveva sempre sostenuto che Elliott, con lo 0,2% tramite due filiali.
(gasport)