Raggi, Stadio di agitazione: dopo le promesse ora si riposiziona

02/12/2020 alle 09:37.
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IL ROMANISTA (A. DE ANGELIS) - Le dichiarazioni rilasciate da Virginia Raggi nella giornata di ieri sono suonate come una vera e propria bomba, e hanno dato forza alle tante voci che in questi giorni hanno dipinto i Friedkin sempre più lontani da , e tentati una volta dal Flaminio, un'altra da Tor Vergata.

Anche l'opposizione torna a farsi sentire con Pelonzi: «Sullo è chiaro che è la società che propone l'area al Comune, la Raggi non nasconda le sue responsabilità dietro le scelte del privato. Se la società volesse indicare un'altra area, è per certo dovuto agli errori di questa amministrazione a 5 stelle».

Certo è che cambiare area significherebbe sostanzialmente ripartire da zero. Un cambiamento non converrebbe ad Eurnova nè a Vitek, così come non porterebbe grossi vantaggi alla Roma.

Va poi chiarita la vicenda dei terreni, su cui insiste una richiesta di pignoramento da risolvere entro il prossimo 18 dicembre. Mentre per i Friedkin, realizzare lo stadio nell'area di rappresenta una priorità ma non un dogma.

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