Meglio il silenzio: basso profilo nei confronti degli arbitri dopo Sassuolo-Roma. E niente ricorso al Coni per il caso Diawara

08/12/2020 alle 13:11.
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IL ROMANISTA (P. TORRI) - Basso profilo era, basso pro­filo è rimasto. In questo senso, la Roma dei Fried­kin come quella di (anche se il bostoniano quando decideva di parla­re non le mandava a dire). Nessuna esagerazione dialettica, zero risposte ufficiali, pure dopo l’accoppiata perdente Maresca-Guida che domenica scorsa, contro il , non è che siano stati impeccabili (eufe­mismo) nei confronti della nostra Roma. Si sussurra che la scelta sia stata dettata anche dalla volontà di non creare alibi per allenatore e calciatori che, altrimenti, le proteste e le urla le potrebbero usare a loro uso e consumo, aggregandosi a quel vittimismo piagnone che è stato sempre un capo d’accusa nei confronti della squadra gialloros­sa. [...]

In ogni caso, possiamo dire che la direzione arbitrale dell’accop­piata di cui sopra, una certa irrita­zione alla famiglia Friedkin l’ha procurata. Che è tutto dire consi­derando da dove vengono, cioè da quegli Stati Uniti dove le decisioni arbitrali, in qualsiasi sport, quasi mai diventano un caso su cui di­scutere e arrabbiarsi. L’irritazione (eufemismo pure qui), peraltro, è stata testimoniata, per esempio, da un’inquadratura televisiva nel secondo tempo della partita con­tro il . Papà e figlio in piedi (mai visti prima così, Ryan con cappotto, Dan senza, complimen­ti) in tribuna a cercare di capire perché il vigile del fuoco Maresca (è la sua professione) e il consulen­te commerciale Guida quando c’e­ra da prendere una decisione era sempre quella sfavorevole alla loro squadra (a parte il fuorigioco sul gol del , ma lì le immagini non consentivano interpretazio­ni). Da quello che sappiamo, però, nel dopo partita hanno dato indi­cazioni di non commentare uffi­cialmente la direzione arbitrale, lasciando la facoltà di farlo al solo Fonseca che non se lo è fatto dire due volte dando a Maresca e Guida quello che era di Maresca e Guida.

[...] La stessa cosa la stanno facendo a proposito del possibile ricorso davanti al Collegio di garanzia del Coni per la vicenda Diawara. Dopo aver incassato il no da parte della Corte d’appello federale, la Roma avrebbe facoltà di andare al terzo grado di giudizio rappresentato appunto dalla corte del Coni. I trenta giorni utili per presentare il secondo ricorso scadranno il pros­simo undici dicembre (venerdì) e a ieri sera nessuna decisione, in un senso o nell’altro, era stata presa. Le voci di dentro di Trigoria, però, fanno sapere che, dopo la boccia­tura in appello, non c’è l’intenzio­ne di presentare un nuovo ricorso senza avere l’oggettiva possibilità di avere una chance di vincerlo. E viste le motivazioni della prima sentenza, in effetti non è che ci sia­no molte possibilità che la corte del Coni possa ribaltare la sentenza in modo da restituire alla squadra di Fonseca il punto conquistato sul campo a Verona nella prima giornata di campionato. [...]