Scollegato e distratto. Questo il ritratto del Torino visto sabato in campo contro l’Udinese. Si è sentito tradito il patron Urbano Cairo. Alla vigilia della sfida con l'Udinese, il presidente aveva cenato con il gruppo richiamandolo alle proprie responsabilità e ricordando all’intera comitiva come il monte ingaggi (quello del Toro è l’ottavo in A) non vada di pari passo con i punti in classifica.
Cairo si è giocato l’ultima mossa spedendo in ritiro Sirigu e soci e lo ha fatto per mettere tutti spalle al muro: basta alibi, chi va in campo deve tirarsi fuori dai guai. Così, a Giampaolo è rinnovata la fiducia e lo sarà per le prossime tre partite, troppo ravvicinate per valutare eventuali nuovi scenari se dovesse fallire la prima, giovedì all'Olimpico contro la Roma: domenica prossima c'è il Bologna all’ora di pranzo, il 23 il viaggio a Napoli prima della sosta per le vacanze di Natale.
Fiducia nel tecnico e indice puntato sulla squadra. L’allenatore sta pensando ad esclusioni eccellenti o ingombranti in vista della Roma. A Giampaolo non è piaciuto l'atteggiamento da gita scolastica di molti dei suoi interpreti tanto da spingersi a dire: «Forse sarebbe meglio far giocare chi sente meno il peso del recente passato...». Tra i possibili esclusi potrebbero rientrare Sirigu, Nkoulou, Meitè e Zaza.
(La Stampa)