Sono stati giorni pieni di tensione per Totti visto che, mentre sua moglie Ilary Blasi è stata sempre asintomatica, Francesco e stato anche vicino al ricovero in ospedale. E lo ha raccontato anche durante la presentazione di «La partita della vita», il bel libro scritto da Sinisa Mihajlovic insieme al vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro: «Febbre, tosse, è stata abbastanza dura. Sono stati 24 giorni, non l'ho presa leggera come è successo a Roberto Mancini e a Zlatan Ibrahimovic (anche loro erano stati invitati alla presentazione del libro; ndr)». A rendere ancora più pesante la convalescenza c'era il dolore ancora vivissimo per la recente morte del padre, Enzo, che era stato ricoverato allo Spallanzani. Il messaggio di Totti sulle precauzioni può arrivare a un pubblico vastissimo. La notizia della sua positività aveva fatto il giro del mondo e gli erano arrivati auguri di pronta guarigione da tantissimi club e dai tifosi anche di squadre acerrime rivali della Roma. Totti non voleva che uscissero indiscrezioni sulla sua malattia. Il suo desiderio era renderla pubblica soltanto dopo la guarigione, dando cosi un messaggio di speranza agli ammalati senza però scatenare l'interesse dei media. Non è andata così, ma la cosa più importante è che alla fine il virus è stato battuto e che Francesco ha potuto parlarne liberamente.
(Corsera)