"Tor di Valle non è un dogma". La Roma prepara le alternative

22/11/2020 alle 09:49.
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Lo Stadio a non è più un dogma per la nuova Roma targata Friedkin. I texani infatti  studiano nuove aree per l'impianto con un progetto più snello. I  42 milioni di pignoramenti e ipoteche che gravano sull'area di Tdv hanno convinto i Friedkin una volta di più che quell'area non deve essere un dogma per la società giallorossa. Lo stadio, però, serve. Ieri lo ha detto anche mister Paulo Fonseca, «è fondamentale averne uno di proprietà». La caccia alle alternative è già partita. C'è l'idea di riqualificare il vecchio Flaminio, torna in auge la Tor Vergata del gruppo Caltagirone. Il decreto Semplificazione elimina parte dei vincoli che imbrigliano il Flaminio. Ma restano i problemi legati a una ristrutturazione che appare più complessa della demolizione e ricostruzione. C'è ancora Tor Vergata. In quell'area, con 200 milioni del Recovery Fund, la Regione vorrebbe portare la metro A. Quindi il governo: nella legge di Bilancio ci sono 25 milioni per chiudere la vecchia convenzione con il gruppo Caltagirone e i fondi per la manutenzione della Vela di Calatrava. Poi si deciderà cosa fare dei terreni. Un'area su cui hanno messo gli occhi i Friedkin, che hanno già cenato per due volte proprio con i Caltagirone.

(La Repubblica)

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