[...] «Il voto entro Natale? Impossibile», è convinto Enrico Stefano, grillino, presidente della Commissione Mobilità. «La verità è che è tutto congelato, stiamo anche aspettando di capire quali siano le intenzioni della Roma di oggi». Se insomma prenderanno piede piste considerate di più facile riuscita e con meno criticità rispetto al progetto pallottiano in riva al Tevere, con un impianto sportivo da oltre 50mila posti e accanto il maxi-centro di uffici, negozi e alberghi, in deroga alle norme del piano regolatore.
Piste alternative che non dispiacerebbero affatto al grosso dei pentastellati, spiega Andrea Coia, presidente della Commissione Attività produttive. «Magari, ben venga qualcosa di diverso rispetto a Tor di Valle. Noi lo abbiamo sempre detto che quel progetto l'abbiamo ereditato, che non è lo stadio come lo avremmo voluto noi, ma che ci siamo ritrovati a dover gestire l'operazione entrando in corsa. Se ci sono alternative ex novo, meglio».
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«Insomma oggi vedo molto difficile che si possa parlare di stadio a Tor di Valle a stretto giro, anche se si partisse oggi con la discussione non si arriverebbe a un voto in Assemblea». Ma il nodo non è tanto tecnico, è politico.
(Il Messaggero)