Questo stadio non s'ha da fare. A Roma, Milano e Firenze, i progetti dei nuovi impianti sono impantanati, tra burocrazia, ricorsi e difficoltà di portare avanti le idee dei club. Nella Capitale, ad esempio, il passaggio di proprietà della Roma da Pallotta a Friedkin non ha portato a sostanziali passi in avanti, anzi: il piano per il nuovo stadio a Tor di Valle sembra essersi quasi definitivamente arenato, mentre si sono fatte largo nelle ultime settimane le opzioni Tor Vergata o Flaminio.
Inter e Milan hanno presentato lo scorso 6 novembre il nuovo studio di fattibilità e il nuovo piano economico-finanziario al Comune, rispondendo a 16 indicazioni fissate dal consiglio comunale per il via libera alla pubblica utilità. Ma Bruno Ceccarelli, presidente della commissione Urbanistica di Palazzo Marino, ha detto: "Non credo che sarà questo consiglio a votare sul nuovo stadio, è più probabile che diventi un tema da campagna elettorale".
A Firenze il piano di rifare di Rocco Commisso di rifare il Franchi si è già scontrato con chi invece non vuole che lo storico impianto venga toccato.
(Il Foglio)