Non si allenta la morsa della Procura di Avellino sull’inchiesta che riguarda i tamponi effettuati dalla Lazio nel laboratorio Futura Diagnostica. Proprio nel centro irpino ieri è tornata la Guardia di Finanza, che ha sequestrato tutta la rilevante documentazione riguardante gli oltre mille tamponi effettuati da maggio ai giorni scorsi dal club di Claudio Lotito, che ha commissionato gli esami alla società presieduta dall’amministratore delegato Massimiliano Taccone, iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di falso, frode in pubbliche forniture ed epidemia colposa.
Dunque i pubblici ministeri Luigi Iglio, Vincenzo Toscano e Teresa Venezia non si fermano e cercano di andare a fondo su una vicenda ancora con diverse zone d’ombra. Il raggio dell’indagine si allarga, almeno cronologicamente. Presi in considerazione tutti gli esami effettuati per i giocatori della Lazio e gli altri membri del gruppo squadra da maggio a oggi. La documentazione - non i tamponi veri e propri - su oltre mille test che riguardano sia il periodo della fine dello scorso campionato (da metà giugno all’inizio di agosto) sia quello dell’attuale stagione (da settembre a oggi). Cioè degli esami periodici previsti dal protocollo Figc, inizialmente ogni quattro giorni e ora a quarantott’ore dallo svolgimento di tutte le partite.
(Gasport)