L’Opa porta un +0,2%, niente delisting. Almeno per ora...

07/11/2020 alle 08:54.
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L’Opa lanciata dalla Roma lo scorso 9 ottobre si è conclusa ieri senza però raggiungere l’obiettivo che ci si era prefissati e fermandosi ad un’adesione complessiva dell’1,674% del 13,4% flottante (pari a 1.412.890 azioni, ognuna verrà pagata 0,1165 il 12 novembre). L’obiettivo della Roma era quello di raggiungere il 90% del capitale sociale e di poter così procedere al sell-out, con conseguente delisting. Adesso i piccoli azionisti che sono rimasti con le azioni giallorosse in mano (parliamo oggi quindi di un 13,2%) o si vedranno costretti a partecipare al prossimo aumento di capitale (con un esborso economico di 0,33 euro ad azione) o rischiano concretamente di veder diluito il valore della propria partecipazione.
L’altra soluzione, invece, potrebbe essere quella di prevedere la fusione con un’altra società non quotata del gruppo Friedkin, a patto che l’operazione non superi la spesa prevista per il delisting. C’è anche un’ulteriore possibilità (remota): che possa essere la stessa Borsa italiana a sospendere e ritirare d’ufficio il titolo giallorosso in quanto considerato troppo sottile e quindi difficile da scambiare.

(Gasport)