Lazio sotto esame. Asl aggirata, isolamento non avvenuto: l'indagine punta a trovare i responsabili

12/11/2020 alle 08:21.
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Due inchieste che procedono in parallelo sul caso tamponi della Lazio. Da una parte la Procura della repubblica di Avellino, che indaga sul laboratorio Futura Diagnostica, dall’altra quella federale che mette sotto esame i comportamenti del club biancoceleste, che oggi vivrà un passaggio importante con l’audizione del medico Ivo Pulcini.

La testimonianza di Pulcini è centrale perché tutti gli elementi al momento al vaglio della Procura lo vedono in qualche modo coinvolto. Il punto di partenza è la mancata condivisione delle informazioni sui positivi alla Asl. Da quanto risulta la Lazio ha contattato l'autorità sanitaria soltanto dopo i tre tamponi positivi di Immobile, Leiva e Strakosha al Campus Biomedico. In precedenza solo telefonate a cui non ha fatto seguito alcun tipo di documentazione.

Il secondo fronte su cui si sta indagando, e sul quale la Lazio sarà chiamata a difendersi, riguarda il rispetto della 'bolla'. Alla Lazio non potevano bastare i due negativi di Avellino per «liberare» Immobile: era necessario l’ok della Asl che però ignorava del tutto la posizione del giocatore. Seterminante nella vicenda è anche la difformità nei risultati dei tamponi. Già troppe volte sono emerse anomalie: il caso di Immobile ha del clamoroso, visto che è risultato positivo, poi negativo (2 volte), poi positivo e «debolmente positivo», poi positivo e negativo nello stesso giorno.

In base a ciò che emergerà anche nell’audizione di oggi di Pulcini, la Procura valuterà la situazione, con tempi ampiamente più stretti rispetto a quelli della giustizia ordinaria. Le sanzioni vanno dall’ammenda all’esclusione del campionato, passando da penalizzazione e retrocessione.

(GAsport)