Lazio, caso-tamponi: Taccone in difesa, guerra di perizie e con Lotito è sempre più gelo

19/11/2020 alle 09:41.
lotito-2020

L’inchiesta della Procura di Avellino sul caso-tamponi della Lazio sembra apparentemente in una fase di stallo. I magistrati stanno lavorando nell’approfondimento dell’enorme numero di carte sequestrate e che riguardano oltre mille test effettuati dal club biancoceleste presso il laboratorio Futura Diagnostica.

Il prossimo risultato dovrebbe essere la perizia sui 95 tamponi sequestrati. La dottoressa Maria Landi, responsabile del dipartimento di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Moscati, a giorni dovrebbe fornire la sua lettura dei dati, verificando la tipologia dei macchinari utilizzati e il perché delle eventuali differenze che potranno emergere fra i risultati dati da quei tamponi il 6 novembre, tutti negativi in casa Lazio, e quelli del secondo processo dello scorso 10 novembre.

In attesa dei risultati, le parti affilano le armi. Dopo questa prima relazione la stessa dottoressa Landi si occuperà dei 7 reperti di Rna isolati al laboratorio Merigen di e nei quali era emersa la positività (a un solo gene) di Immobile, mentre Strakosha e Leiva risultavano negativi, relativi sempre a quei prelievi del 6 novembre. La difesa conta di vedere accolta la propria richiesta di riprocessare i 95 tamponi. L’impressione è i rapporti fra la famiglia Taccone e Lotito si siano raffreddati, dopo che il club biancoceleste, per mezzo dei suoi legali, ha annunciato l'intenzione di costituirsi come parte lesa, prendendo le distanze dalla vicenda.

(Gasport)