Nei primi mesi della loro presidenza Dan e Ryan Friedkin si sono mossi su due binari paralleli: rinsaldare sempre di più il rapporto con la tifoseria e la città e procedere a una riorganizzazione e modernizzazione interna, societaria e sportiva. Basata non sull’acquisizione di un “one man show”, ma sul lavoro in team per la costruzione di un club solido e vincente nel tempo.
L’ultima mossa è la scelta di un direttore generale dell’area sportiva, una figura moderna e, nel caso di Tiago Pinto, giovane e piena di ambizione e di entusiasmo, abituata a lavorare in team per la scelta e la scoperta di giocatori. E che dovrà condividere le scelte con la famiglia Friedkin.
La svolta che i Friedkin stanno dando alla struttura è legata alla managerialità, aggiungendo nuove professionalità a quelle esistenti, che hanno permesso alla Roma di gestire una fase difficile della propria storia. Se porterà i risultati lo dirà il tempo, ma la serietà, la presenza costante, i passi decisi senza lasciarsi andare a facili proclami denota la forza delle idee e il coraggio di cambiare.
(Gasport)