Tra la Roma e il Comune di Roma c'è un contenzioso che oppone la società all’amministrazione. Argomento: il contributo al pagamento degli uomini della Polizia Municipale in servizio all’Olimpico per le gare. Nel regolamento comunale del 2019, dal dicembre dello scorso anno il Comune ha chiesto un contributo al club per questi pagamenti, cosa che la Roma ha sempre respinto spiegando come quello che i vigili assicurano non sia «un servizio» bensì «una funzione» insita nel loro ruolo, per un evento di pubblica rilevanza come una partita di Serie A. Questa sorta di cartelle esattoriali sono state sempre respinte, mentre nel contempo la Roma, il 21 gennaio 2020, ha chiesto una convenzione fra le parti, ricevendo una «netta chiusura». Così, il 4 settembre è arrivato un atto di «accertamento esecutivo» adottato dal Comando del Corpo di Polizia Locale per il pagamento di 474.777,16 euro. La Roma, a questo punto, il 2 ottobre ha inviato un atto di citazione di 49 pagine al Tribunale Civile contro il Comune «in persona del sindaco». Una memoria, con allegati, tesa a spiegare l’illegittima di quel pagamento e domandone la cancellazione (anche per numerosi vizi formali) o, in subordine, una riformulazione, chiedendo tra l’altro un «interrogatorio formale» del sindaco di Roma in merito al diniego per la mancata convenzione. In ogni caso, il club nega di aver mai richiesto tali servizi, evidenziando come le spese a loro carico siano continuate a essere calcolate anche dopo il «lockdown», cioè anche quando le partite si svolgevano a porte chiuse.
(Gasport)