Bufera sulla Lazio: Immobile e Leiva a casa

08/11/2020 alle 08:45.
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IL TEMPO (D. ROCCA) - Il peggio sembrava alle spalle. E invece la querelle tamponi continua a tenere banco in casa Lazio. Venerdì sera il «Futura Diagnostica», laboratorio avellinese che si occupa di processare i test del gruppo squadra, aveva comunicato la negatività di tutti i calciatori in vista della gara di oggi con la . La conferma era arrivata anche da Simone Inzaghi, che ieri in conferenza stampa aveva dichiarato che fossero tutti disponibili per il match delle 12:30. La smentita, nei fatti, l'hanno data Immobile, Leiva e Strakosha. A pochi minuti dall'inizio dell'allenamento, i tre «fermati» in hanno lasciato il centro sportivo senza prendere parte alla rifinitura. Il motivo? I tamponi svolti al Campus Biomedico dai tre calciatori sono risultati positivi.

La struttura ha riportato l'esito alla Asl di competenza (Roma 1) che, nonostante il dubbio, ha deciso di fermare i tre giocatori, posti in isolamento per i prossimi dieci giorni. All'interno di questo scenario caotico, va registrata la nota pubblicata sui propri account social da parte di Ciro Immobile: «Il rispetto delle regole, dentro e fuori dal campo, è un imperativo che mi sono sempre imposto innanzitutto come uomo e poi come sportivo. Rispetto tutti i protocolli sanitari che le autorità competenti, sportive e non, mi impongono, non solo per salvaguardare la mia salute, quella dei miei cari, dei miei compagni di squadra e dei miei avversari, ma perché credo che qualsiasi persona che ha visibilità mediatica debba dare il buon esempio, specie in questo momento di grande preoccupazione dove tutti siamo chiamati a comportamenti rigorosi per contenere la diffusione della pandemia».

Tanti attacchi ricevuti dal centravanti della Nazionale, che ha deciso di rispondere per le rime: «Non assecondo le polemiche di chi vorrebbe distrarmi alla vigilia di una partita di campionato così importante ho rispettato tutti i protocolli sanitari e quindi sono tranquillo e concentrato sul mio lavoro. Diffido chiunque dal mettere in dubbio la mia onorabilità e professionalità in una vicenda di cui non ho la minima responsabilità e gestione, e sono pronto ad adire le vie legali a tutela della mia immagine e dei miei diritti».

Una cosa è certa, adesso la Lazio dovrà difendersi su più fronti, a cominciare dai ricorsi presentati da Torino e . Il club di Cairo contesta la presenza di Immobile e degli altri due giocatori nella gara contro i granata, conclusasi con il risultato di 3-4. Per i rossoblù invece l'illecito sarebbe rappresentato dall'utilizzo di Leiva nella gara del 24 ottobre, finita 2-1 per i biancocelesti, in cui il brasiliano ha lasciato il campo dopo 42 minuti. In sostegno della Lazio è arrivato Gianni Nanni, coordinatore dei medici sportivi di Serie A: «Dovrà essere la procura a fare chiarezza, ma credo che la società si sia comportata come doveva comportarsi». Non solo in difesa, Lotito è pronto a partire all'attacco. Il patron è pronto ad affidarsi allo studio dell’avvocato Giulia Bongiorno per tutelare l'immagine del club dalla campagna denigratoria portata avanti da alcuni media e addetti ai lavori.