IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma non si ferma più. Vince a Cluj e si qualifica alla fase successiva dell’Europa League con due turni di anticipo: ora basta un punto giovedì prossimo all’Olimpico contro lo Young Boys per assicurarsi anche il primato del girone: cosa che in fase di sorteggi farà tutta la differenza del mondo. Vince in Romania senza indugio, allunga la sua striscia positiva e conferma di essere sempre più solida: un gol preso nelle ultime sei partite. E lo fa pure in emergenza perchéieri sera Fonseca si è ritrovato ancora una volta senza difesa con cinque giocatori del reparto fuori, così è costretto a inventare di nuovo. Cristante riprende il suo posto al centro già coperto più volte, Spinazzola diventa addirittura centrale destro nel 3-5-2 (anche questo già visto) con Juan Jesus dall’altra parte del campo. Alla lunga lista di assenze vanno aggiunti poi Dzeko, Pedro, Mkhitaryan, Veretout e Karsdorp che il portoghese fa partire in panchina perché domenica c’è il Napoli per una trasferta che la Roma non può e non vuole sbagliare. A Cluj il diciottenne Calafiori fa il suo esordio in Europa, gioca la prima stagionale dabtitolare (seconda in assoluto) con la maglia della Roma e fa anche vedere un paio di cose interessanti. Poi però, quando dopo un primo tempo di «assaggio» giocato al piccolo trotto con qualche accelerazione ma comunque sempre o quasi davanti alla porta del Cluj, Fonseca decide di mettere dentro quelli «veri», la partita cambia: repentinamente. Pronti via punizione di Veretout e Roma in vantaggio (complice una deviazione difensiva): altra roba. Dieci minuti ed entrano Dzeko e Miki che al primo affondo costringe il portiere da casa a far fallo da rigore: sul dischetto Veretout è una sentenza, non sbaglia e porta i giallorossi sul 2-0. La sensazione è ancora una volta più che positiva, a tratti piacevole. La Roma gioca, sa quello che vuole, ha manovra e costruisce. Poi quando trova la strada chiusa, riparte, cambia idea e prova un’altra cosa: insomma si muove come fanno le squadre vere. Ed è netta l’impressione di una crescita costante che anche in Europa sta portando i suoi frutti. È la strada giusta, Fonseca lo ha capito e adesso con il passare delle partite anche la squadra lo sta assimilando e acquisisce così una consapevolezza che le può fare solo bene: per il presente, ma soprattutto per il futuro. E di futuro Fonseca ieri sera ne ha mostrato molto: soprattutto nel finale. Minuti di gloria per Milanese già visto in Europa League e poi esordio assoluto per il giovane Tripi: tutti arrivati dal vigoroso vivaio giallorosso. Ma adesso è il momento dei grandi e per domenica c’è in programma una trasferta delicatissima contro il Napoli di Gattuso che vorrà mostrare al mondo tutta la voglia che ha non solo di continuare a correre in campionato, ma anche di onorare Maradona appena scomparso. Purtroppo dovrà farlo ancora senza pubblico, ma per omaggiare uno come Diego i napoletani si faranno sentire anche senza affacciarsi al
San Paolo oforse sarebbe meglio dire al Diego Armando Maradona Stadium di Napoli. Un dovere farlo, il minimo per ciò che ha significato el Pibe de Oro per un popolo intero... e non solo quello!
Avanti Roma
27/11/2020 alle 08:38.