IL TEMPO (F. BIAFORA) - Nulla da fare per la Roma nel ricorso presentato contro l’inibizione dell’amministratore delegato Fienga, contro l’ammenda da 7mila euro comminata al club per responsabilità oggettiva e contro la squalifica di 20 giorni che ha ricevuto il dottor Manara. Ieri alle 13 si è tenuta una riunione in videoconferenza con la Corte Federale d’Appello per discutere delle sanzioni scaturite per le violazioni delle norme anti-Covid nel corso della sfida tra i giallorossi e il Napoli disputata nello scorso campionato al San Paolo.
La Corte, guidata dal presidente Torsello, dal relatore De Zotti e dalla componente Palmieri, ha infatti respinto il reclamo dei giallorossi, confermando in particolare l’inibizione del Ceo Fienga, inizialmente sospesa dopo che i legali capitolini avevano presentato un ricorso d’urgenza. Oggi l’ad della Roma - in attesa che la Corte Sportiva d’Appello valuti il ricorso sul 3-0 a tavolino con il Verona - dovrà prendere una decisione sulle prossime mosse relative all’inibizione: eventualmente si puó portare il caso davanti al Collegio di Garanzia del Coni