IL TEMPO (F. BIAFORA) - «Non sono in trattativa con la Roma». Parole e musica di Ralf Rangnick, uno dei primi dirigenti del mondo del calcio incontrati dai Friedkin a Londra, subito dopo l’acquisto delle quote della Roma dalle mani di Pallotta. Il tedesco, libero da ogni vincolo contrattuale dopo la rottura con la Red Bull, è stato certamente uno dei profili valutati dagli imprenditori texani, ma probabilmente le sue caratteristiche mal si sposano con l’organigramma e la struttura dirigenziale che hanno in mente di costruire nella loro avventura in giallorosso.
«Non posso immaginarmi alla Roma in questo momento. Sono nel mio miglior momento, io ottengo migliori risultati quando posso essere, oltre che un semplice allenatore, anche uno sviluppa i club. La mia intenzione è quella di lavorare in un club tradizionale, che sia in Germania o in Inghilterra. E mi vedo alla guida di un club ambizioso, che possa lottare per vincere titoli fin da subito» le parole di Rangnick ad ElPais, che di certo, soprattutto per l’ultima frase, non saranno graditissime a Trigoria.
Oltre a Berta, Campos ed Emenalo, uno dei principali candidati alla poltrona di direttore sportivo resta Boldt, dirigente dell’Amburgo. E’ confermato infatti che l’ex Bayer ha in agenda un appuntamento con i Friedkin e con Watts per la seconda metà di questa settimana: il secondo faccia a faccia dopo quello andato in scena a Zurigo l’8 ottobre potrà dare risposte decisive sulle intenzioni della proprietà capitolina. [...]