La Roma esce dal 3-3 contro il Milan con dubbi e certezze. Sicuramente positiva la capacità di reazione: quando si va per tre volte in svantaggio a San Siro, quasi sempre si perde. Ritrovato Dzeko, al terzo gol in due partite. I numeri nei big match, però, dimostrano che alla squadra allenata da Paulo Fonseca manca ancora qualcosa. Prendendo quelli che possiamo chiamare «big match», cioè le partite contro Juve, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Atalanta, i conti non tornano. Su 13 incroci con le avversarie più quotate, compreso uno di Coppa Italia, Fonseca ha ottenuto tre vittorie (Milan, Napoli e Juve all’ultima del campionato scorso, in una gara senza più valore per la classifica), quattro pareggi e 6 sconfitte. Intanto in attesa del nuovo direttore sportivo, i Friedkin hanno ribadito la loro fiducia in Fonseca. Mossa giusta, perché il portoghese ha contratto fino a giugno 2021. Il tecnico ha detto più volte, con chiarezza, che Inter e Juve sono le vere candidate allo scudetto. La Roma, con altre, corre per il quarto posto, cioè un miglioramento rispetto alla scorsa stagione. Logico tenere un basso profilo, necessario un salto di qualità in tempi non biblici.
(corsera)