Dzeko deve ritrovarsi. Anche il blitz con la sua nazionale non ha contribuito a migliorare il suo umore dopo la sconfitta ai calci di rigore la partita contro l’Irlanda del Nord che ha impedito alla Bosnia di qualificarsi al prossimo Europeo. Il dispiacere per la sconfitta complica ancor di più l'umore del giocatore che sta vivendo un inizio di stagione assai complessa. «Ci dispiace, abbiamo fatto del nostro meglio ma non è bastato - ha detto Dzeko alla fine della partita - potevamo chiuderla nei tempi regolamentari, perché i rigori sono sempre una lotteria. Il rimpianto oggettivamente c’è». La qualificazione con la nazionale gli tirato su il morale dopo settimane complicate, tra il passaggio sfumato alla Juventus, la surreale panchina di Verona e le occasioni gol sprecate i proprio contro i bianconeri prima e l’Udinese poi. Ora per rilanciarsi Dzeko deve ricominciare ad inseguire gli obiettivi che si era prefissato di raggiungere con la Roma prima del trasferimento mancato alla Juve: il primo è allungare il contratto, spalmandolo di un anno, fino al 2023. Il secondo traguardo avrebbe invece un enorme impatto nell’universo giallorosso. Dzeko infatti, con i suoi 106 gol, è al quarto posto nella classifica dei cannonieri della storia giallorossa. Gli mancano solo 5 reti per agganciare sul podio una leggenda come Amedeo Amadei a quota 111 reti, mentre Pruzzo è secondo a quota 138.
(Gasport)