Per Virginia Raggi la campagna elettorale è già partita da un pezzo. E la sindaca intende giocarsela a tutto campo. Per farlo sta bussando al ministero dei Trasporti per individuare il nome del tecnico che snellirà le procedure per il completamento della metro C, è tornata a promettere la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle, ha chiesto ai vigili urbani e alla prefettura una stretta sui minimarket e sfilando sul red carpet della Festa del Cinema. Sull'impianto dove dovrebbe giocare la Roma di Fredkin, ieri, all'inaugurazione del Talent Garden Ostiense, la sindaca ha ribadito che il progetto «dovrebbe arrivare in aula per Natale». Il condizionale è d'obbligo: se l'immobiliarista ceco Radovan Vitek ha concluso l'acquisto dei terreni di Tor di Valle, la nuova proprietà della Roma targata Friedkin ora pare guardarsi attorno alla ricerca di location alternative. In più ci sono le beghe interne al gruppo 5S. I consiglieri ribelli sono pronti a sgambettare Raggi sullo stadio, progetto mai digerito. E domani si riuniranno in videoconferenza per lanciare l'assalto alla prima cittadina al grido di «Comunarie».
(La Repubblica)