IL TEMPO (A. AUSTINI) - Non li hanno ancora scelti. E se invece l'avessero fatto, nessuno a Trigoria è stato ancora informato. I Friedkin continuano il casting per i nuovi dirigenti, che dovrà certamente comprendere la figura del capo dell'area sportiva. Dan e Ryan Friedkin si muovono in autonomia da settimane, fanno la spola tra Roma, Londra e la Svizzera, passando anche per Montecarlo, la capitale del calciomercato europeo. A fine agosto l'incontro del presidente giallorosso Ralf Rangnick, l'ex direttore delle squadre della Red Bull che stava per finire al Milan e ora si offre alla Roma.
La sua candidatura, che intriga Friedkin, sembra però essere stata congelata. Prendendo Rangnick, infatti, qualsiasi allenatore - compreso Fonseca - finirebbe schiacciato dalla sua figura e ci sarebbe poco spazio anche per altri innesti nel club: il tedesco vuole fare tutto, se possibile anche allenare. E allora i texani stanno valutando anche altri profili, tra opzioni note e almeno un paio di nomi top secret, non necessariamente famosi. Nei mesi trascorsi hanno avuto un contatto con Andrea Berta, il direttore sportivo dell'Atletico Madrid di Simeone, sulla carta il profilo perfetto per quello che hanno in mente i proprietari della Roma: un manager italiano che conosce quindi il campionato e il "sistema" e al tempo stesso ha accumulato esperienza internazionale in uno dei club più vincenti in Europa degli ultimi anni.
Ma, a quanto pare, Berta continua a stare benissimo a Madrid e lascerebbe l'Atletico solo per una prospettiva più "alta" di quella che possono offrirgli adesso i Friedkin. C'è poi Fabio Paratici, in uscita dalla Juventus, ma anche lui a caccia di una società più pronta a vincere della Roma di oggi. Un nome comunque da tenere in considerazione fino a quando sarà disponibile, anche se i texani hanno fretta. Sullo sfondo resta anche l'idea Totti, pronto a parlare con Dan e Ryan per valutare l'eventuale ritorno a Trigoria: l'ex capitano aspetta una chiamata. E chissà se il tramite non possa essere Alessandro Barnaba, il banchiere che ha curato la trattativa tra Friedkin e Pallotta, grande tifosi romanista (e di Totti) e ripassato per la Capitale la settimana scorsa per i campionati italiani di polo con la sua squadra di cui è capitano.
Barnaba dovrebbe entrare nel cda tra qualche mese, intanto i Friedkin si apprestano a concludere l'Opa. Via libera della Consob al documento di offerta totalitaria, si apre venerdì con chiusura il 29 ottobre. La controllante Romolus e Remus riconoscerà agli azionisti di As Roma 0.1165 euro ad azione, in caso di adesione totale dell'Opa il valore dell'operazione sarà di 9.8 milioni. Intanto il titolo è sceso in Borsa a 0.2525 euro (-9,6%), Ryan è stato nominato presidente di Neep - la controllante diretta del club - e i 14 milioni versati per pagare gli obbligazionisti del bond saranno convertiti in capitale.