ILTEMPO.IT (A. AUSTINI) - «Era una battuta fatta in un contesto più ampio. Se avessi avuto sentore di qualche cosa di singolare o non regolare avrei fatto certamente una denuncia». È bastata questa spiegazione di Claudio Lotito, durante l’interrogatorio dello scorso 13 luglio davanti agli ispettori federali, per l’archiviazione del caso aperto dopo che lo stesso presidente laziale, in un’intervista a La Repubblica del 26 aprile, in pieno lockdown, aveva detto: «Sono a un punto dalla Juventus e solo per Juve-Inter che vabbè, l'avete vista tutti». Lotito si riferiva all’ultima partita prima dello stop del campionato, giocata l’8 marzo, che aveva impedito ai biancocelesti di restare in vetta. Ma la sua, appunto, era solo una battuta e la Procura ha deciso di archiviare il fascicolo.
Nell’ambito dello stesso interrogatorio a Lotito era stato chiesto conto anche delle accuse di Luis Ruzzi, agente di Zarate, su presunte irregolarità nel contratto che legava l’argentino alla Lazio. In questo caso, alla Figc non bastano le precisazioni del patron: sono stati richiesti gli atti al Tribunale di Roma che si è occupato della vicenda Zarate, l’inchiesta quindi continua. Sul fronte giallorosso, va registrato il rinvio dell’udienza prevista ieri al Tribunale Federale Nazionale per il Ceo Fienga e il medico sociale Manara, deferiti insieme alla Roma per la denuncia presentata dal Napoli in merito a presunte violazioni del protocollo sanitario da parte dei giallorossi (troppi giocatori in panchina) durante la gara del 5 luglio. La nuova convocazione verrà fissata lunedì in una data tra il 15 e il 30 settembre, i legali del club chiedono che vengano ascoltati altri tesserati, anche del Napoli e l’arbitro Rocchi.
Ma nel frattempo un secondo fascicolo sullo stesso caso è stato aperto dalla Procura federale nei confronti del Napoli dopo l’audizione del team manager romanista Gombar, che ha tirato in ballo i dirigenti partenopei. Già ascoltato Rocchi, si attende l’eventuale deferimento-bis.