Il centrale difensivo è il primo obiettivo del mercato della Roma. Che sia Smalling, il preferito del club e di Fonseca, o un altro poco conta per la Roma. A 5 giorni dal debutto in campionato contro il Verona, quel giocatore diventa fondamentale per la partenza nella nuova stagione.
Il ribaltone in attacco però è nell'aria. Dzeko, anche nel colloquio telefonico avuto nelle ultime ore con Fienga (ancora in isolamento: oggi secondo tampone), ha ribadito di essere pronto a sfilarsi la maglia giallorossa per indossare quella della Juve. Ma il ceo non è ancora in grado di accontentarlo: il club bianconero, tentato dall'affare Suarez, tarda a concludere l'operazione che rimane per ora in standby. In cassa, con la partenza del bosniaco per Torino, finirebbero 15 milioni. È la cifra da investire per Milik. La trattativa è in piedi da qualche settimana, anche perché Fonseca ha dato il gradimento e il polacco la disponibilità: il Napoli, però, punta a non svendere il suo centravanti, in scadenza contrattuale a giugno, anche se valutazione si è sicuramente abbassata.
Fienga sentirà presto l'ad partenopeo Chiavelli per trovare l'intesa. Mai a 25 milioni più bonus, pure se rateizzati. Il paradosso è che mercoledì mattina, in via Campania, la Roma si ritroverà davanti alla Procura federale per presentare il contro esposto (verrà chiesto di ascoltare 10 testimoni) contro il Napoli, seguito alla segnalazione da parte del club azzurro della violazione delle norme anti Covid durante la partita del 5 luglio al San Paolo. Saranno ascoltati proprio Fienga e il medico Manara.
(Il Messaggero)