Promette e poi delude. Va da un estremo a un altro, intanto ha raggiunto un piccolo primato personale: Patrik Schick è approdato alla seconda semifinale di in carriera. La prima con la Roma, la seconda con il Lipsia. 
L'assenza di 'specializzazione' è il suo tallone d'Achille. Alla fine della tornerà a Roma perché un accordo con il Lipsia, che non ha nessuna intenzione di pagare 25 milioni di euro, sembra fin troppo distante. La Roma, che tre anni fa lo pagò 42 milioni, intende monetizzare e aspetta che prendano consistenza gli interessamenti di alcune squadre: alcune tedesche, come l'Hertha Berlino o il Leverkusen, altre italiane, come il Torino. La sua carriera è perennemente condizionata dalla discontinuità e nessuno ha la forza economica per puntare su di lui a scatola chiusa. Ora c'è da capire se avrà una chance da titolare nel Lipsia che non ha più Werner (già al Chelsea da giorni).
(repubblica.it)
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