La domanda che i tifosi si pongono, dopo l'avvento di Friedkin è: "Chi compra la Roma?". La situazione finanziaria ereditata dal texano è disperante. Quel che è certo è che la Roma cambierà volto e volti, mission e soprattutto impostazione: il modello gestionale che vorrebbero riuscire ad applicare è quello del Bayern. Per sviluppare la trasformazione è tuttavia necessario partire dal lavoro sporco, ovvero lo “smaltimento” affidato a Guido Fienga. La prima cosa da fare è cedere: dei movimenti in uscita si sta pertanto occupando lo stesso Fienga, assistito da Morgan De Sanctis e da alcuni agenti di fiducia. La lista degli esuberi è infinita e comprende Bruno Peres, Olsen, Florenzi, Santon, Under, Kluivert, Perotti, Pastore, Juan Jesus, Fazio, Schick e Kolarov. Under e Schick hanno mercato. C'è poi la situazione Dzeko, che piace alla Juventus. Per sostituirlo la Roma pensa a Milik, che però preferisce i bianconeri. L'obiettivo realizzabile a breve è comunque la consegna a Fonseca di una squadra migliorata nei centrali difensivi e in attacco. Friedkin punta inoltre a ricostruire il rapporto tra la Roma e Roma: considera infatti il club un formidabile valorizzatore in grado di rilanciare l’immagine stessa della città.
(corsport)