La data limite è il prossimo 25 agosto: la Lega Serie A ha fissato il termine per le offerte vincolanti da parte di una serie di soggetti finanziari per un investimento di minoranza nei diritti tv delle partite del campionato italiano.
In gara ci sono colossi finanziari come Cvc, Advent e Bain Capital. Le offerte sono abbastanza allineate, con una valutazione dell'intera «media company» attorno ai 13-15 miliardi. L'offerta economicamente più alta sarebbe quella della coppia Advent-Fsi. C'è da dire che un altro private equity potrebbe unirsi alle offerte: si tratta del gruppo statunitense General Atlantic, che per ora ha soltanto presentato una proposta di finanziamento. Sul dossier sta lavorando il manager Vittorio Colao, che ha appena terminato il suo incarico nella task force del Governo per le fasi successive alla pandemia Coronavirus.
Diversi aspetti sono all'esame, tra cui il minimo garantito ai club, la governance e i business plan da qui al 2030. Con la cessione di una quota del 10% entrerebbero nelle casse dei club circa 1,5 miliardi. Nella newco che si andrà a costituire, il presidente sarebbe espressione dei club, mentre l'amministratore delegato del private equity prescelto. ll restodei consiglieri sarebbe equamente ripartito. La media company si occuperebbe non solo della gestione dei diritti tv (con incassi progressivamente in crescita da qui al 2030), ma anche della vendita di ogni altro diritto di immagine del campionato italiano nel mondo.
I 20 presidenti della Lega hanno idee diverse sul futuro. Dal Pino dovrebbe ottenere almeno 15 voti a favore su 20 per dare il via libera all'offerta dei private equity, ma ci sono alcuni presidenti contrari. Come Lotito, che avrebbe sostenuto offerte di altri gruppi finanziari. O De Laurentiis, che invece propone una media company guidata dalla sola Lega.
(Il Sole 24 Ore)