Vedendolo correre col pallone per cinquanta metri, verso il gol da fuoriclasse segnato alla Spal, l'immagine che ci è passata davanti agli occhi è quella del grave infortunio al ginocchio subìto il 12 gennaio all'Olimpico contro la Juventus. La corsa interrotta di Nicolò Zaniolo continuava così. Non so se sia stata solo una suggestione collettiva oppure davvero Zaniolo è tornato forte com'era, capace di fare altri passi da gigante nella sua crescita di potenziale campione.
C’è molta modernità in Zaniolo, anche nelle dimensioni del suo ego, e l’Italia del pallone ha bisogno che diventi grande. Che lo diventi bene.
(Gasport - A. de Calò)