Dopo due ore di riunione in videochat, alle 21, il progetto Tor di Valle rimane in stand by: niente conta tra i consiglieri M5S, niente via libera. Tutto rimandato, tempi indefiniti, l'unica certezza sono i dubbi della maggioranza. «Oggi non possiamo certo votare, in un senso o nell'altro, prima dobbiamo leggere tutte le carte», racconta una consigliera subito dopo il vertice, annunciato come «decisivo» per le sorti dell'operazione che si trascina dal 2013. Invece, «di riunioni ce ne saranno altre, eccome». Raggi vorrebbe chiudere la pratica il prima possibile, entro l'estate, almeno con l'approvazione della convenzione urbanistica da parte della giunta comunale. Uno step che «arriverà entro agosto», ma è il passo in Assemblea capitolina quello più delicato: senza l'ok in Aula Giulio Cesare, l'atto della giunta non ha valore.
Ieri, diversi consiglieri hanno confermato la propria diffidenza verso il progetto, da Gemma Guerrini a Simona Ficcardi. Altri invece sperano che, prendendo tempo, esca di scena Luca Parnasi. «Sarebbe meglio se nell'atto della convenzione il nome di Parnasi o della sua società non ci fosse», confida un grillino. In ogni caso, durante il vertice è stato confermato un punto: tutte le opere pubbliche dovranno essere realizzate prima dell'apertura dello stadio. Il via libera slitta, non c'è nemmeno una data per una riunione successiva.
(Il Messaggero)