LEGGO (F. BALZANI) - «E' la partita più importante della stagione». Non usa giri di parole Fonseca in una conferenza andata in onda solo su Youtube. Ultima spiaggia quindi, e non è più solo un modo di dire. La Roma, per anelare ancora a un posto in Champions, stasera infatti deve sperare in un passo falso dell'Atalanta col Napoli (che però così rischierebbe di riprendere i giallorossi) e ha l'obbligo di tornare a vincere con l'Udinese dopo la figuraccia di San Siro. Il tecnico portoghese non molla: «Chi pensa che il campionato della Roma sia finito sbaglia. Abbiamo le stesse ambizioni di prima, sarà fondamentale vincere».
Poi risponde alle critiche: «Capisco che i risultati non sono quelli che dovremmo avere, ma rispetto a inizio stagione la squadra è cresciuta molto. Questo risultato con il Milan non me l'aspettavo ma vanno considerate alcune cose: loro hanno avuto più tempo di recuperare e uno come Zappacosta non giocava da 7 mesi. Non abbiamo un problema fisico. Avevamo fatto un pre-campionato molto buono e vedo un'identità della squadra. Siamo cresciuti nel nostro modo di giocare e pensare. Preliminari di Europa League? Ora non è tempo di bilanci. Cambio modulo? Non abbiamo mia avuto difficoltà tattiche in queste due partite».
Insomma andrebbe tutto bene anche se non si vede. Al centro della difesa cerca il riscatto Smalling che ad agosto tornerà ad essere un giocatore dello United. Il club di Manchester, infatti, ha prolungato il prestito solo fino alla fine del campionato e non per l'Europa League. Un segnale negativo per la permanenza il prossimo anno. Ai titoli di coda pure Under che è vicino al Napoli e che Fonseca ha bacchettato: «Non gioca perché non è in condizione».
Tra la richiesta della Roma (30 milioni) e l'offerta di De Laurentiis ballano solo 5 milioni. In dubbio Mkhitaryan che ha firmato un annuale con opzione sul secondo anno vincolato da un numero minimo di 20 presenze. «Difficile che giochi perché domenica c'è il Napoli e già è sceso in campo 2 volte», ha detto Fonseca. Squalificati Pellegrini e Veretout, al loro posto Pastore e Villar. Niente panchina per Zaniolo che oggi compie 21 anni: «E' presto per convocarlo».