Tra la Roma e Petrachi è strappo totale. Il ds, paga l'atteggiamento da duro, da uomo dal pugno di ferro che ha deciso di assumere dal suo arrivo nella Capitale e adesso rischia di diventare l'ennesimo dirigente a dire addio anzitempo a Trigoria. Nella Roma americana infatti in 9 anni si sono alternati 8 allenatori, 2 presidenti, altrettanti vicepresidenti, 5 tra a.d. e ceo, tre d.g. e 4 d.s. (per ora).
Attualmente la frattura appare insanabile, anche se Fienga sta cercando di trovare un modo per ricucire la frattura; difficile alla luce dell'sms al vetriolo inviato dal d.s. al presidente Pallotta. Il Ceo giallorosso però è consapevole che c'è un mercato da effettuare. Privarsi di Petrachi a giugno inoltrato, nonostante le scadenze siano state posticipate, nessun sostituto in mano rappresenta un salto nel vuoto. Fienga sta provando a convincere Pallotta a tenerlo a tempo, per fargli completare almeno la sessione estiva. L'ultima parola però spetta al presidente.
(Il Messaggero)