LEGGO (F. BALZANI) - Niente rinnovo e quella clausola da 30 milioni che gli permette di andar via e che in qualche modo solleverebbe la Roma da ogni imbarazzo. Lorenzo Pellegrini ha in mano il suo destino, come ha detto Petrachi. Sa che lo vogliono in tanti: su tutti il Psg e poco dietro Juve, Inter ed Everton.
Lui vuole la Roma, sin da bambino quando tirava calci al pallone a Cinecittà. La maglia con la quale tornerà in campo tra pochi giorni per riprendere un percorso di crescita frenato non solo dal Covid ma pure da un inaspettato calo di rendimento. Fonseca contro la Samp lo rimetterà al centro della sua regia d'attacco: poco dietro Dzeko con ai fianchi Carles Perez e Mkhitaryan (in attesa di Zaniolo). Ma il futuro? Lorenzo attende da un anno e mezzo un incontro per discutere il rinnovo del contratto e l'eliminazione della clausola. Un picolo passo è stato fatto ieri, quando il suo agente è stato ricevuto a Trigoria dall'ad Fienga. Al momento nulla di fatto, però è stato confermato che la Roma punta a Lorenzo, ma non gli può garantire un aumento.
Al momento, infatti, in rosa è uno di quelli che guadagna meno (2 milioni) arrivando dopo giocatori poco utili alla causa come Juan Jesus o Pastore che a fine stagione potrebbe trasferirsi negli Usa. A Parigi, dove preparano il dopo Verratti, gliene garantirebbero il doppio. E allora farsi venire dubbi è più che legittimo con la Roma pronta ad accettare ogni scelta in virtù di una ricca plusvalenza (circa 26 milioni). Si tratterebbe del quarto addio romano e romanista dopo quelli di Totti, De Rossi e Florenzi. Scalda i motori pure Zaniolo che ieri si è sottoposto a un piccolo intervento al naso e che per il momento non sembra a rischio cessione. «Ora sono pronto a fare i buchi sul campo», la promessa su Instagram.