È diventata una corsa contro il tempo. Perché almeno sino a ieri sera - con la dead line fissata per martedì - la Roma non è riuscita ancora ad ottenere il via libera del Manchester United per il prolungamento bimensile di Smalling. E la questione non riguarda soltanto la fetta di stagione che partirà dal 3 agosto con il rush finale dedicato all’Europa League ma anche quanto accadrà a luglio, a partire dal match di giovedì contro l’Udinese all’Olimpico. Ad oggi Smalling non potrebbe giocarlo.
Le diplomazie sono al lavoro. Appare chiaro che la resistenza del Manchester United s’incrocia inevitabilmente con la questione riscatto, dove i Red Devils continuano a chiedere 25 milioni mentre la Roma offre poco più della metà. A Trigoria, nonostante il conto alla rovescia sia ormai agli sgoccioli, rimangono ottimisti. Il convincimento che trapela dal centro sportivo è che nella peggiore delle ipotesi, lo United potrebbe impuntarsi nel non far giocare a Smalling l’Europa League. Difficilmente però ci si attende il reintegro in anticipo già da luglio, non potendolo schierare e dovendo pagargli lo stipendio. Domani dovrebbe essere la giornata-chiave.
(Il Messaggero)