Per la prima volta lo sport si muove compatto, e ad unire tutti è la lotta al razzismo. George Floyd ha inconsapevolmente unito un mondo che da sempre vive di rivalità, e stavolta tutti navigano nella stessa direzione: dai colossi Nike ed Adidas a tutte le squadre di calcio, passando per chi è chiamato a far rispettare i regolamenti. E' stata la Fifa a dare disposizioni al riguardo, e a predicare buonsenso ai direttori di gara che si trovino di fronte a comportamenti non in linea con il regolamento ma che richiamino la sensibilità del grande pubblico alla tematica del razzismo.
E non è solo il calcio a schierarsi. I campioni di tutti gli sport si sono apertamente dichiarati. Anche grazie alla velocità e all'immediatezza con cui oggi è possibile dire la propria, pubblicando semplicemente un post sui social.
(La Repubblica)