A Spalletti non andò giù il giorno in cui si presentò all'allenamento con suo padre, e nemmeno Di Francesco ha mai puntato in modo deciso sulle sue qualità. Ma Walter Sabatini credeva ciecamente nelle possibilità di Gerson. Il carattere non lo ha poi aiutato a sfondare, nè a Roma nè a Firenze, ma i compagni di squadra lo avevano da subito preso in simpatia.
Alla fine i fatti gli hanno dato ragione: ha detto 'no' alla Russia per approdare al Flamengo, dove ha vinto Libertadores, Supercoppa nazionale, Copa Guanabara e Recopa. Ora il Chelsea è pronto a spendere per lui 35 milioni. E la Roma dovrà accontentarsi del 10% sul guadagno rispetto al prezzo di cessione.
(Gasport)