IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un anno di Roma tra alti e bassi, senza terminare la stagione ma con tante belle premesse. Fonseca fa il primo bilancio della sua esperienza in giallorosso e riceve i complimenti convinti di Pallotta, tornato a parlare dopo mesi di silenzio. «La Roma - dice il presidente al sito del club - sarà molto fortunata se Paulo rimarrà a lungo. E' incredibilmente intelligente, ha un appraccio molto sofisticato al calcio che vuole giocare, è apprezzato da tutti e ha dimostrato una vera maturità».
Non è certo la prima volta che il presidente esalta un suo allenatore, ma dopo aver visto alternarsi in panchina Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli, Garcia, Spalletti, Di Francesco e Ranieri la società ora spera di trovare stabilità col tecnico portoghese in sella. «Non credo di averlo mai sentito inventare una scusa - prosegue l'elogio di Pallotta - non cerca giustificazioni quando le cose vanno male. Affronta le battute d'arresto, i problemi e le tribolazioni che comporta allenare la Roma con una maturità intellettuale secondo me rara nel calcio. Mi guardo intorno e vedo molti allenatori che si lamentano perché il club non ha acquistato loro un determinato giocatore o se la prendono con gli infortuni quando non vincono. Non ho mai sentito Paulo farlo e senza dubbio abbiamo avuto la nostra dose di infortuni. L'approccio che adotta sempre è chiedere a se stesso e agli altri “come possiamo risolvere questo problema?"».
Fonseca non cerca scuse neppure adesso che si appresta a ripartire nel campionato più stravolto della storia. Anzi, diffonde ottimismo e fissa gli obiettivi. «I ragazzi - racconta il tecnico - a casa hanno fatto un lavoro incredibile. Abbiamo fatto tanti test e, dopo due mesi, sono rientrati meglio rispetto a quando fanno un mese di vacanza. Una cosa è certa: saremo una squadra più forte rispetto a quella prima dello stop, faremo vedere cosa può essere davvero la Roma in futuro». Futuro che in realtà inizia subito: qualificarsi o meno alla Champions farà tutta la differenza del mondo. Che sia attraverso il campionato o l'Europa League. «Vogliamo entrare in Champions, anche se sappiamo che è una missione molto difficile. I nostri avversari sono avanti a noi in classifica e sono molto forti. Non c’è tanto tempo per recuperare, ma ci proveremo, una partita alla volta. L'Europa League per noi è importantissima. Vogliamo andare il più avanti possibile».
Un passo alla volta, si comincia il 24 all'Olimpico contro la Sampdoria di Ranieri, ancora senza Zaniolo e, molto probabilmente, con Mirante in porta visto che Pau Lopez ha bisogno di qualche giorno in più per recuperare. Il tecnico, però, ha ritrovato nel complesso una rosa più lunga da sfruttare. «Zaniolo è più avanti del previsto, anche se non serve anticipare i tempi. Nelle prime sfide non lo impiegheremo, ma da luglio potrebbe esserci la possibilità di utilizzarlo. Zappacosta? Lui è pronto. Sono favorevole alle cinque sostituzioni in questo momento - spiega Fonseca - per il futuro no perché favorirebbero le squadre più forti». Nessuna preclusione a cambiare modulo: «Si può fare sempre, soprattutto in Italia». Lo ha capito in fretta e ora Fonseca si sente più forte. La squadra e Pallotta sono con lui.