Cose mai viste

01/06/2020 alle 16:11.
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Quello che vedremo alla ripresa della Serie A sarà un calcio diverso. Algoritmi, termoscanner, spogliatoi separati e panchine lunghissime. E non nel senso di ampia disponibilità di rincalzi all'altezza dei titolari, ma di spazi obbligatoriamente più ampi del normale per distanziare le riserve, in mascherina fino alla sostituzione, più probabile con la novità dei cinque cambi.  La parola d'ordine sarà mantenere le distanze. A partire dalle proteste dei giocatori che non dovranno mai avvicinarsi a meno di un metro e mezzo dagli arbitri. I direttori di gara eviteranno i contatti con gli atleti. Non ci sarà neanche l'appello negli spogliatoi: le squadre dovranno arrivare separate allo stadio. Possibilmente su più pullman per ridurre la vicinanza durante il viaggio. Non ci saranno i saluti tra i 22 titolari prima del calcio di inizio.
Novità anche per quanto riguarda gli orari: l'Aic propone le 22 come in Spagna. Le gare delle 17.15, le più indigeste per i calciatori, dovrebbero essere appena 10.
Per quanto riguarda i seggiolini vuoti, la Lega sta valutandola possibilità di sistemare sulle tribune maxi-schermi con le immagini via zoom dei tifosi a casa, come successo in Danimarca. Allo studio effetti di luce per simulare la presenza di bandiere, striscioni e sciarpe. Le tribune deserte potrebbero essere riempite anche da maxi-teloni pubblicitari in modo da aumentare la visibilità degli sponsor, se i regolamenti lo consentiranno. E potrebbe entrare in scena una nuova variante in caso di sospensione del campionato che impedisca anche la disputa di playoff e playout: l'algoritmo, evocato dal presidente federale Gravina, per stabilire la classifica se le squadre non avranno giocato lo stesso numero di partite.

(La Stampa)