Basta un contagiato tra giocatori e staff e tutto si fermerà. Il protocollo messo a punto da Figc e Lega di Serie A, approvato dal Comitato tecnico scientifico del governo, in caso di contagio da Coronavirus prevede l'isolamento del giocatore e il ritiro blindato per 14 giorni del gruppo squadra. E il calendario fittissimo - 124 partite di A da incastrare fra il 20 giugno e inizio agosto - non consentirebbe di recuperare le gare perse.
A queste condizioni la prospettiva di ripartire per doversi poi fermare, più che probabile, è quasi certa. Per questo la Lega di Serie A già lavora per chiedere al governo un cambio del protocollo. E sta raccogliendo dossier sui campionati già ripartiti (dalla Germania al Portogallo) o che si apprestano a farlo (Inghilterra e Spagna) per dimostrare che l'unico modo per finire la stagione è mettere in quarantena il solo contagiato. Informalmente il governo non ha chiuso a questa ipotesi. Ma una revisione permissiva delle previsioni sulla quarantena sarà possibile solo se contagi e decessi nel Paese nelle prossime due settimane saranno sotto controllo.
Altro nodo da sciogliere sono i diritti tv. Sky avrebbe aperto alla possibilità di trasmettere in chiaro una piccola diretta-gol, ma chiede sconti e non salda ai club l'ultima rata. Se non pagherà, la Lega potrà negare al broadcaster la trasmissione delle ultime 5 giornate.
(La Repubblica)