LEGGO (F. BALZANI) - Il primo ad arrivare è stato Pau Lopez, poi tutti gli altri 27 giocatori: da Smalling a Dzeko passando per Pellegrini e Zaniolo che ha svolto solo lavoro personalizzato. In mascherina, ma con gli occhi sorridenti di chi sta per riabbracciare un amore trascurato per due mesi. In attesa del via libera del Governo al campionato la stagione della Roma è ricominciata. Ieri Trigoria ha aperto le porte non per le visite mediche ma per il primo allenamento individuale.
Appena arrivati i calciatori si sono sottoposti alla doppia misurazione, temperatura e ossimetria. Poi la squadra è stata divisa in comitive da 4 giocatori su diversi campi e divisi per fasce orarie di 60 minuti tra le 9,30 e le 13. I magazzinieri hanno igienizzato i paletti e i palloni tra una seduta e l'altra. Il tutto sotto gli occhi di Fonseca (in mascherina nera e a distanza) e del ds Petrachi.
La seduta è durata circa un'ora anche perché le condizioni fisiche non sono certo al top. Dieci i metri di distanza tenuti tra un giocatore e l'altro. A fine allenamento i giocatori si sono spogliati nella stanza singola dove hanno fatto anche la doccia e poi ritirato il cestino del pranzo studiato dal nutrizionista da consumare a casa. Tutto quindi è andato per il meglio in attesa del 18 maggio, giorno in cui si punta a tornare ad allenarsi in un gruppo unico.
Le brutte notizie arrivano sul fronte societario. Dopo Friedkin, infatti, si è tirato indietro pure Vitek. L'immobiliarista ceco stava trattando per l'acquisto dei terreni di Tor Di Valle - dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. A comunicare lo stop alle trattative è stato il Ceo del gruppo: «Alle condizioni finanziarie di cui avevamo parlato, non è possibile concludere l'accordo».