La Uefa avverte: Coppe vietate a chi non paga i calciatori

24/05/2020 alle 15:45.
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Le società che ambiscono a giocare ed Europa League non potranno iscriversi alla prossima edizione delle coppe europee se non pagheranno gli stipendi ai calciatori. A meno che non siano gli stessi calciatori a firmare una liberatoria: in caso di contenziosi aperti, niente coppe. L'Uefa ha risposto così ai club che hanno chiesto chiarimenti sulle norme europee.

Un fatto che gioca a favore dell'Aic, il sindacato dei calciatori. La Figc, a differenza dell'organo europeo, ha precisato che l'iscrizione al campionati 2020/2021 sarà possibile anche per i club in contenzioso con i propri tesserati per marzo e aprile (periodo di sospensione causa Covid) a patto che versino quanto dovuto per maggio. La situazione è tesa al punto si paventa anche la minaccia di uno sciopero.

Domani il Comitato tecnico scientifico del governo riceverà ufficialmenteil protocollo di Lega di Serie A e Figc perla ripresa del campionato. Il ministro per lo Sport Spadafora già giovedì potrebbe indicare la data del via. I club si riuniranno in assemblea per esprimere la propria contrarietà a playoff e playout, che la Figc tiene in considerazione se non si riuscirà a completare il calendario. Allo studio anche riprese televisive che nascondano l'assenza di pubblico negli stadi.

E se in Spagna è stata già fissata la data della ripresa della Liga e in Germania la Bundesliga va avanti, in Inghilterra la situazione si complica.  ed Europa League si giocheranno in agosto e per allora il governo britannico potrebbe avere concesso deroghe alla norma che prevede la quarantena di 14 giorni per chi arriva dall'estero. In caso contrario, per le squadre britanniche sarà anche complicato espatriare: la Francia ha già annunciato l'isolamento forzato per chi proviene dalla Gran Bretagna. Altra tegola nelle ultime ore: trovati altri 2 positivi nel Watford, dove diversi giocatori rifiutano gli allenamenti temendo di contagiarsi.

(La Repubblica)