Il sì del Viminale provoca tensioni con Spadafora: "Ripresa del campionato? Per ora non se ne parla"

04/05/2020 alle 16:15.
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Ieri è arrivato il via libera da una circolare del ministero dell'Interno agli allenamenti in forma individuale anche delle discipline "non individuali". Ma in serata, tramite , il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha dichiarato: «Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!».

Il via libera però è operativo e lo si comprende dalla reazione delle squadre che ufficializzano la decisione di effettuare i primi test medici e di procedere ad aprire le porte dei loro centri di allenamento, seppure consentendo ai calciatori il solo lavoro «singolo» sul campo, senza spogliatoi, docce, né personale di supporto.

Nella serata, inoltre, è circolata con insistenza l'indiscrezione secondo cui il premier Giuseppe voglia intervenire in prima persona per confrontarsi col mondo del calcio. Spadafora è convinto che se non ci sarà accordo fra Comitato tecnico-scientifico del governo-commissione medica Figc e Federazione medico-sportiva sul protocollo, si possa staccare la spina al campionato. Di altro avviso è un'area, che comprende una parte importante del Pd, più possibilista sulle varie ripartenze. Lo scontro, dunque, è politico.

(Gasport)