Presso la clinica Villa Stuart di Roma è stato sviluppato un test sierologico rapido, di ultima generazione, per accertare la positività al Coronavirus. Il test si è effettua prelevando una goccia di sangue dal dito medio della mano e il risultato è disponibile in otto minuti . E la clinica è pronta a passare questo protocollo al calcio. «Noi non abbiamo alcun ritorno economico - dice Marco Santini, direttore della clinica - perché non forniamo servizi al pubblico. Ma questo lavoro potrà essere utile per quando si ripartirà. Il test sierologico a fluorescenza, è stato validato dall’Ospedale Spallanzani e da Tor Vergata, per poi avere il placet della Regione Lazio. Riguardo al tampone, già adesso Veneto e Toscana stanno per utilizzarlo per gli screening collettivi, e lo si farà anche per Poste e Carabinieri. A differenza delle card, che hanno una affidabilità solo del 75%, questo tipo di esami sono equiparati ai migliori, Clia o Elisa, che arrivano al 98%. Per questi, però, c’è bisogno del prelievo in vena e tempi di risposta più lunghi». Lo strumento della Medica Group, in combinazione con quello per i tamponi, prodotto dalla Menarini, potrebbe consentire sicurezza e tracciabilità - grazie a una banca dati accessibile anche da remoto - per i ritiri , consentendo così persino turnazioni e non quarantene. Con almeno un paio di macchine per club la copertura sarebbe capillare, visto che di test sierologici se ne possono fare uno ogni 10 secondi. Perché c’è bisogno di affiancarlo con i tamponi? Perché il sierologico fornisce una precisione storica, ma lascia una finestra scoperta tra gli ultimi 3-6 giorni.
(Gasport)