Giocare è male non giocare è peggio

03/05/2020 alle 18:00.
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Le certezze sul futuro del calcio italiano attualmente non sembrano essere proprio rose e fiori. Se si volesse cercare di fare il punto sarebbero solo due i punti attorno cui il mondo del pallone è totalmente d'accordo. Da una parte è evidente a tutti che se la Serie A non dovesse ripartire e il campionato 2019/2020 non fosse portato a termine, il calcio italiano rischia di subire dei danni talmente elevati da far morire un numero di realtà sportive molto elevato. In secondo luogo l'altra certezza riguarderebbe le ipotesi che vengono avanzate ogni giorno per una ripresa totale delle attività: qualunque sarà la strada che si sceglierà di intraprendere non sarà possibile mettere d'accordo tutte le realtà calcistiche.

I dubbi riguardano sostanzialmente un fattore economico. Se infatti la FIGC decidesse di chiuderla qui, allo stesso tempo rinuncerebbe ufficialmente all'ultima tranche di introiti televisivi che ancora devono essere pagati dalle varie emittenti. Dall'altro lato però il rischio è quello di trovarsi ad affrontare una situazione molto grave a livello sanitario. L'ultima parola tecnicamente spetterebbe al presidente Gravina, che però ha espresso in più occasioni la volontà ferrea di portare in fondo la stagione. Non resta allora che aspettare e in caso osservare se sarà il Governo a prendere una decisione tanto cruciale per il calcio italiano.

(L'Espresso)